recensioni cinematograficheserie Z come Zombie

I PEGGIORI FILM SUI MORTI VIVENTI

di Michele BORGOGNI


AMMETTIAMOLO: SIAMO TUTTI DEI FANATICI DI ZOMBIE.
Ossessionati dai morti viventi, ci sorbiamo qualsiasi film, libro o fumetto che anche lontanamente li menzioni, convinti che la presenza di un zombie non solo automaticamente renda il prodotto migliore, ma addirittura gli attribuisca una dignità per se.

Per questo motivo ci ritroviamo a guardare solenni stronzate ed in alcuni, rari casi persino a goderne. Organizziamo mega-proiezioni di Zombies vs Strippers, sghignazziamo davanti a Vampiri vs. Zombie, tentiamo di sopportare addirittura il film di Dylan Dog!

Ma alla fine ognuno di noi si ritrova di fronte alla crudele realtà, ed arriva il film che ci fa rendere conto che no, non tutti i film di zombie sono capolavori, non tutti i registi sono George Romero o Lucio Fulci, qualcuno, come direbbe il buon Fantozzi, è semplicemente una boiata pazzesca!

E lo scopo di questa rubrica sarà proprio identificare tali boiate, scoprire se qualcuna di loro ha in fondo (ma molto in fondo) un minimo motivo d’interesse, mettervi in guardia, perché l’appassionato di zombie è sprovveduto, si fida, ha bisogno di una guida in questo terribile mondo.

E poiché Daryl Dixon è impegnato negli Stati Uniti, a farvi compagnia qui in Italia resto io. Con i miei film brutti. I miei film zombie di serie Z.

ZOMBIE ASS – TOILET OF THE DEAD
Ho pensato a lungo su quale film proporre ai lettori nel primo appuntamento di questa rubrica. Mi serviva un film esemplare, terribile, un vero e proprio film zombie di merda.
Di merda … di merda … ma certo! CULO ZOMBIE!

Zombie Ass – Toilet of the Dead è una pellicola del 2011 di Noboru Iguchi, già autore di pellicole capolavoro come Machine Girl e Robo Geisha. Il titolo si inserisce nel filone dell’iper trash giapponese, che negli ultimi anni ha sfornato centinaia di film sempre più assurdi, ma qui si sono proprio superati.
E’ la storia di Megumi, una studentessa giapponese che potrebbe avere tutto dalla vita. E’ bella, elegante, intelligente, con spiccate doti da leader e una ottima propensione per le arti marziali.
Ok, non ha le tette, ma non si può avere tutto, giusto?
Una grave tragedia familiare turba però la sua esistenza: la sorella infatti si suicida, per la vergogna di essere stata costretta a scorreggiare davanti a tutti. Megumi entra in depressione, promette a se stessa che non scorreggerà mai, mai più!

La vita non le sorride più…

Un anno dopo, Megumi è ancora depressa. L’amica Aya ce la mette tutta per tirarla su di morale, e decide di invitarla per un weekend in montagna con una allegra e variegata compagnia: Tak, il fidanzato maniaco e drogato, Maki, aspirante modella dalle puppe enormi, Naoi, il nerd per eccellenza, dallo stomachino delicato.

Maki ha sentito dire che le supermodelle più famose mantengono la propria magrezza ingerendo delle tenie, che si troverebbero nell’intestino di alcune trote di fiume.
La tettona si dimostra sempre più antipatica, ma visto che Megumi ha il cuore d’oro decide di usare la sua abilità nel karate per aiutarla, pescandone una. Naoi l’apre, ne estre lo schifoso vermone che viene subito ingerito!

Maki è al settimo cielo, ma … ATTENZIONE!

Dal bosco arriva uno zombie! Scopriamo che il karate vince anche contro i morti viventi, ma a quale prezzo?
Tak, che prima si era limonato la tettona e c’aveva provato con scarso successo anche con Megumi, viene morso, lo zombie gli stacca un dito!
Serve soccorso, ma qualcuno ha rubato la loro macchina … che fare?
Per fortuna lì vicino c’è un paesino … ma salvarsi non sarà una passeggiata!
Il vermone comincia infatti a provocare una strana reazione nell’intestina di Maki, che ha urgente bisogno di una toilette. Sente la pancia esplodere, deve fare tanta, tanta cacca!

Trova finalmente un bagno, ci si chiude dentro e si sforza, con orrendi gemiti, di fare uscire qualcosa … ma … dal buco ripieno di merda scappa fuori a sorpresa un’orda di zombie che inizia ad inseguire il gruppo!

Qual è l’origine di questi zombie? La vicenda è complicata e non mi sembra giusto raccontarvi tutto, sappiate solo che c’è di mezzo uno scienziato pazzo che fa finta di aiutare il gruppo, ma in realtà…
Il film, come avrete capito, è volutamente assurdo. Il regista ha assoldato un gruppo di attricette da softcore giapponesi e ha messo due yen per comprare una cisterna di merda (spero!) finta per gli effetti speciali, dopodiché ha girato qualsiasi stronzata gli venisse in mente.

Qualche esempio:
bukkake di merda e vomito, vermi che escono dal culo degli zombie, bondage, situazioni incestose, morti uccisi a culate, zombie che senza motivo corrono culo in avanti, clisteri, tentacoloni, scorregge e tanta, tanta cacca! Fino alla supereroina che volta utilizzando la propulsione a scorregge.
Se dovessi trovare un titolo che funga ad esempio della definizione di “film di merda” non potrebbe che essere questo.
In tutto questo bailamme di emozioni gli zombie, ovviamente, sono solo una scusa. Non sono trattati con l’amore e la devozione che meriterebbero, sono semplicemente dei morti sporchi di merda che alla fine non fanno neanche troppa paura.

Ci sono due scuole di pensiero possibili riguardo a film così. Da una parte mi viene da pensare che è tutto talento sprecato, perché alla fine la regia di Iguchi non è poi così male, il comparto tecnico è di buon livello e persino gli effetti speciali, anche se fatti con proprio due yen, risultano quasi credibili. Anche il cast, in qualche modo, se la cava, e la recitazione volutamente esagerata risulta molto più apprezzabile di quelle di un americano di serie Z medio, non parliamo poi dei film italiani.

D’altra parte, però, va fatta una riflessione. Il cretino medio (io per esempio) è mortalmente attratto da titoli di questo tipo. Voglio dire … ci sono gli zombie … ci sono i culi … non può che essere un capolavoro, no?
Anche se la risposta è no, è evidente che un mercato, per film di questo tipo, ci sarà sempre, soprattutto con l’inarrestabile espansione della cretinitudine dovuta a internet.
Con questo voglio dire che Zombie Ass – Toilet of the Dead è un film che gli appassionati di zombie dovrebbero vedere? Ovviamente no.

O meglio… Il titolo dice già tutto.

Se l’idea di CULO ZOMBIE – IL CESSO DEI MORTI VIVENTI vi ricopre di gioia e meraviglia per il creato allora si, guardatelo. Se vi fa senso, passate ad altro. Che anche in questi periodo di magra qualcosa di migliore, con gli zombie, si trova ancora.

 

 

Michele BORGOGNI


 

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