Un piccolo gioco che abbiamo intrapreso tra noi e che ci ha fatto divertire molto : scrivere in poco più di tre righe una forma poetica dalla zombesca natura.
Buio. Silenzio. Paura.
Un grido. Uno sparo. Contro di me.
L’eternità in un graffio.
Viola Della Rina
Dolore.
Come una pietra in uno specchio d’acqua crea onde concentriche,
così i ricordi si allargano nella mente.
Respiri di morte.
Buio.
Filippo Villa
Corro. Affannosamente corro.
Loro mi inseguono lenti, inesorabili, affamati.
Abbracciatemi dunque e rendetemi immortale.
Igor Zanchelli
Racconto dal punto di vista dello zombie:
Eeeeeeeeeegghgh… eeeeghhghh… aargrrrrrr…
*azzann*
CIOMP CIOMP!
Michele Borgogni
Tenebre nella mente.
Fame sempre in testa.
Il tuo cervello nel mio piatto.
Luca Pennati
Lamento. Paura.
Figure scure che avanzano.
Pistola alla tempia.
Sipario.
Alessandro De Felice
Inghiottito dall’abisso di un cosmo esploso tra le fauci dei morti,
avvolto in un sudario di paura, adrenalina e polvere da sparo,
aspetto dio per sparagli in fronte.
Nicola Furia
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