di Alessandro Undici
Italia – Mare Adriatico
Piattaforma PORTO CORSINI MWC
Longitudine: 12,372787
Latitudine: 44,508964
Distanza dalla costa: 8 km
Progetto: Recupero unità ex produttive
Amici della notte ben ritrovati. E’ mezzanotte e un minuto e questa è la mia seconda diretta. A giudicare dagli ascolti sembrerebbe che la prima puntata non sia andata male, anzi. Quindi vorrei iniziare appunto ringraziandovi tutti dal primo all’ultimo con la speranza che possiate seguirmi tutti i giorni e che soprattutto non vi addormentiate durante le mie dirette.
Come sempre accade ho fatto anche questa volta le ore piccole e ho dormito tutto il giorno, come dice Jovanotti… “Vedo tante albe e pochissime mattine”. Quindi neanche oggi ho avuto modo di esplorare come si deve questa maestosa ex piattaforma metanifera.
Vi annuncio che oggi parleremo di esperienze alcoliche e di tutto ciò che di strano vi è capitato di fare da ubriachi o magari è capitato a qualche vostro amico o conoscente. Quindi ricordatevi di inviarci una mail a: esperienze@onairfromthesea.it
Seven days in sunny June – Jamiroquai
Nothing compares 2U – Sinéad O’Connor
La prima notizia di oggi arriva dalla Francia, più precisamente da Bordeaux. Prendi cinque ragazzi, un po’ di alcool e una serata che stenta a decollare mischia tutto e cosa ti viene fuori? Un giro sul tram con un ospite d’eccezione. Un lama! Si avete capito bene, i cinque hanno “rubato” l’animale, di nome Serge, da un circo e se lo sono portato a spasso in giro per la città, addirittura su un tram. Il conducente quando si è reso conto che quello caricato a bordo era proprio un Lama ha prontamente chiamato le forze dell’ordine, i cinque di tutta risposta se la sono svignata. Il giorno dopo, da grandi geni del crimine quali sono, hanno pensato bene di pubblicare le foto sui social network e per loro sono scattate le manette.
Incredibile davvero, questi tizi sono i miei nuovi idoli. Sicuramente sia Serge che i ragazzi avranno passato una serata indimenticabile. Questa storia mi ricorda molto il film “Una notte da leoni” quando i protagonisti del film si svegliano in compagnia di una simpaticissima tigre.
Bene ragazzi tra poco tocca a voi, raccontateci la vostra di “Notte da leoni”.
L’anno che verrà – Lucio Dalla
Bene bene, siamo parecchio carichi oggi, nonostante l’orario qui in studio si fa festa, uno degli aspetti positivi di questo posto è che possiamo fare tutto il casino che vogliamo, non ci sono vicini… tralasciando i pesci.
Anzi dato che ci siamo, volevo denunciarvi quanto accaduto ieri. Qualcuno ha pensato bene di mettermi della farina nel cappuccio dell’accappatoio. Risultato: ho passato tutta la notte sotto la doccia a cercare di togliere l’impasto molliccio dalla mia testa. Non preoccupatevi, saprò come vendicarmi.
Adesso passiamo alla bella notizia, anzi fantastica direi.
Domani verranno a trovarci dieci fortunati ascoltatori, vincitori del concorso “Un weekend di musica in mare aperto”. Ne vedremo delle belle. Mi rivolgo ai vincitori adesso, volevo farvi solo una piccola richiesta: Oltre a portare tutto il vostro entusiasmo a bordo, portate anche da bere!!!
Careless Whisper – George Micheal
Sono arrivate un sacco di mail che raccontano le vostre esperienze alcoliche, ci scrive Roberto:
“Avevo passato il mio compleanno in compagnia di alcuni amici in un pub, abbiamo bevuto tutta la notte. Poi non ricordo più nulla di quella sera, la mattina seguente mi sono svegliato con un mal di testa allucinante. Ero steso sul prendisole di una barca, truccato e con addosso un costume da donna. Fortunatamente la barca era ormeggiata al porto e non in balia delle onde. Così senza farmene accorgere sono scappato via con addosso solo un costume da uomo “preso in prestito”. Sul mio cellulare ho trovato il messaggio di un mio amico con scritto: Buongiorno principessa! In allegato le foto incredibili e incommentabili della nottata, che ho prontamente cancellato.”
Roberto, serata un tantino movimentata immagino! Perdonami se te lo dico ma i tuoi amici sono stati un tantino bastardi, spero tu ti sia vendicato alla prima occasione utile.
Enjoy the silence – Depeche Mode
Bene ragazzi vi ricordate di quella storia dei ricercatori attaccati da una specie sconosciuta in Africa? Ci sono degli aggiornamenti, la storia pare proprio abbia preso una piega inquietante. Diamo subito la linea a Carlo, il nostro inviato a Roma:
-Buonanotte Alessandro, in questo momento sono all’esterno del palazzo della Farnesina, sede del ministero degli Esteri. All’interno del quale è da poco terminata la conferenza stampa. Possiamo subito confermare le indiscrezioni che circolavano in rete già da qualche ora e cioè che una delle quattro vittime è di nazionalità italiana. Si tratta di un uomo, un giovane ricercatore che da anni viveva nel continente Africano. Sembrerebbe dunque confermata l’ipotesi di decesso a seguito di un’infezione procurata dal morso di questi piccoli roditori. La salma dell’uomo,trasportata all’interno di un C130 dell’esercito italiano, è giunta all’aeroporto di Roma Ciampino. L’aspetto inquietante della vicenda ci è stato raccontato da uno degli addetti allo scarico, testimone di quanto accaduto e ancora sotto choc, vi riportiamo le sue parole rilasciate durante un’intervista telefonica, vi annuncio che quelle che sentirete sono parole forti e non adatte a tutti, quindi se non ve la sentite, cambiate stazione per qualche minuto. Ma andiamo subito ad ascoltare le parole dell’uomo:
–Durante le fasi di scarico del feretro abbiamo sentito dei rumori provenire proprio dal suo interno. Incuriositi abbiamo deciso di aprirlo e mai avremmo mai potuto immaginare quello che sarebbe accaduto da lì a poco.
Cos’è successo di preciso?
–La salma si stava muovendo! All’inizio pensavamo fossero solo degli spasmi postmortem, ma ben presto abbiamo capito tutti che si trattava di un qualcosa che non poteva essere spiegato scientificamente. Il corpo ha letteralmente “ripreso a vivere”. Alla scena abbiamo assistito in quattro ed eravamo tutti allibiti.
Qual è stata la vostra reazione?
–Ci siamo precipitati tutti fuori dal velivolo, per avvertire il personale medico presente in pista. Quando siamo rientrati dopo pochi secondi, ci siamo accorti che l’uomo era fuori dalla bara, in piedi e di spalle rispetto alla nostra posizione. Abbiamo assistito a qualcosa di sovrannaturale, sono rimasto impietrito e come me anche tutte le altre persone presenti. Un dottore si è così prontamente avvicinato all’uomo. Da quel momento in poi la situazione è precipitata, è avvenuto tutto in una frazione di secondo. Il medico è stato afferrato con violenza ad un braccio e morso, ripetutamente. Quello che doveva essere un corpo morto e inerme, stava addentando il braccio del pover uomo e mentre lo faceva agitava la testa con veemenza prima a destra e poi a sinistra, quasi a volergli staccare la carne dalle ossa. L’uomo ha cominciato ad urlare, non dimenticherò mai quel suono. Il sangue era ovunque, è stato davvero raccapricciante! L’ultima cosa che ricordo è che un collega che era al mio fianco è svenuto e io… mi vergogno un po’ ad ammetterlo, ma la verità è che preso dal panico sono scappato via. E’ stato qualcosa di inspiegabile, tremendo!”
Questa era dunque l’inquietante testimonianza dell’uomo, non sveleremo la sua identità, ha preferito restare anonimo e noi rispetteremo la sua volontà.
Ricordiamo a tutti gli ascoltatori che l’aeroporto di Roma-Ciampino è stato chiuso per precauzione, tutti i voli sono stati cancellati e il personale presente al momento dell’incidente è stato posto in quarantena. Testimoni affermano di aver visto delle colonne militari recarsi verso la zona dell’aeroporto che attualmente, lo ripetiamo, è off-limits. Impossibile entrare, né uscire. Sono stati istituiti anche dei posti di blocco sulle principali vie d’accesso all’aeroporto. Le autorità non commentano quanto successo è c’è il massimo riserbo sulle indagini attualmente in corso. Tutto questo rende l’idea di quanto drammatica sia la situazione.
Per ora da Roma è tutto, a te la linea Alessandro.
Grazie mille Carlo per il tuo prezioso contributo. Davvero assurdo quel che è capitato a questi ragazzi, ieri avevo anche fatto qualche battuta su questa storia e adesso mi sento tremendamente in colpa, mi scuso con tutti voi all’ascolto. Non potevo sapere però che questa brutta avventura si sarebbe presto trasformata in una vera e propria tragedia.
Le ultime notizie dal resto del mondo non sono per niente rassicuranti, pare che la stessa sorte sia capitata alle altre tre vittime dell’aggressione. La mia speranza è che tutto possa risolversi al più presto. Ora, non voglio fare il catastrofico e non ho la minima idea di cosa stia realmente succedendo, né del perché avvenga tutto questo, so solo che questa storia non mi piace affatto e che, se tutte queste notizie dovessero essere confermate… beh credo che ci sia poco da scherzare.
Adesso lasciamo parlare la musica:
Sergio Cammariere – Tutto quello che un uomo
Nel frattempo ci giungono notizie frammentarie anche dalla capitale della Repubblica democratica del Congo: Kinshasa, dove tutto ha avuto inizio. La terza città più popolosa dell’Africa è nel caos.
La situazione sta precipitando ora dopo ora, si registrano proprio in queste ore degli episodi di violenza, saccheggiamenti, disordini e altri problemi di ordine pubblico. Mentre il governo ha da poco annunciato che una seconda squadra di ricerca sarebbe partita all’esplorazione della foresta tropicale, proprio per riuscire a scovare e catturare questa nuova specie animale. Da quanto si legge nel comunicato lo scopo della spedizione è trovare un antidoto o quanto meno scoprire il perché le vittime, a seguito dei morsi subiti dai roditori muoiano e si risveglino, trasformandosi in spietati aggressori. In una nota si legge che il team di ricercatori sarebbe supportato questa volta da un intero plotone dell’esercito Congolese.
Staremo a vedere.
Bene amici, il tempo a mia disposizione anche per oggi è terminato. Da domani e per due giorni vi ricordo che avremo ospiti dieci fortunati vincitori del concorso “Un weekend di musica in mare aperto”. Vi aspettiamo ragazzi.
Non mi resta altro che darvi la buonanotte, ci vediamo domani, puntuali come sempre a mezzanotte.
Alessandro Undici
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