di Luca Pennati
Non avrei ma pensato di poter dire: Frankestein sarà realtà. Invece, addirittura, la realtà supera la fantasia.
È da un paio d’anni che se ne parla e ogni tanto si sente un annuncio sul proseguo di questa straordinaria sperimentazione ma ora, finalmente, si può urlare: SI PUO’ FAAARE! Nel giro di un paio d’anni, sarà tutto pronto per poter dimenticare la morte a causa di un corpo troppo delicato o fatiscente. Quindi potrete trapiantare la vostra testa su un corpo sano di un morto di fresco e sarete pronti a vagare per il mondo.
Il progetto HEAVEN/GEMINI (Head Anastomosis Venture with Cord Fusion), come reso noto dal responsabile Dott. Sergio Canavero, consiste nella possibilità di fondere due diversi tratti di midollo spinale partendo dal congelamento della testa del destinatario e della salma del donatore. Il tessuto intorno al collo viene poi sezionato e i principali vasi sanguigni collegati con piccoli tubi. La testa viene poi spostata sul corpo del donatore e le due estremità fuse.”
Personalmente non vedo l’ora di ammirare cosa produrrà la mente dei modaioli cronici:
l’abbinamento cromatico della propria testa ad un corpo di razza diversa, oppure cosa saranno disposti a spendere i super ricchi per accaparrarsi il corpo di qualche bel fustacchione o vip defunto, cifre da “capogiro” nel vero senso della parola.
Per non parlare delle donzelle che si metteranno in coda per farsi trapiantare la testa su un corpo di qualche pin-up da sballo, oppure i trans gender che potranno coronare il sogno di avere una volta per tutte il corpo/genere desiderato. Proprio il Dott. Canavero fa sapere di aver già ricevuto migliaia di richieste da parte di quest’ultima categoria e che ora si dovrà aprire un dibattito etico sulla questione. Comunque sta di fatto che al momento ci sono circa una sessantina di persone pronte e accettate per far da cavia.
Tuttavia, particolare da non dimenticare, sempre di corpo morto trattasi e quindi, mi sembra di assistere all’avvio di una vera e propria apocalisse zombie controllata. Tanti bei zombetti con testa pensante circoleranno in mezzo a noi e saremo finalmente liberi da ogni pregiudizio nei confronti dei non-morti.
C’è da scommettere tra l’altro che tra i farmaci anti-rigetto che i trapiantati saranno obbligati ad assumere ci sarà anche qualche rimedio per scongiurare l’inevitabile putrefazione del corpo.
È il caso di dire: non sto più nella pelle… e nell’attesa che tutto questo possa diventare realtà, spero tanto che nel caso in cui mi dovesse capitare qualcosa di spiacevole al mio corpo, riescano a conservare la mia testa nell’apposito contenitore di Futurama memoria.
Luca Pennati