di Gio Delvò
Padre mi confessi!
Mi perdoni perché ho peccato.
Ho commesso atti deplorevoli.
Ho ammazzato delle persone, molte persone, più di quante possa ricordare.
È cominciato tutto quando il mondo è andato a puttane, letteralmente.
Alcune di loro erano persone inutili già da vive, erano la feccia della società, altre invece, beh, si sono trasformate ed a quel punto è stato inevitabile eliminarle.
Sa, il fatto di quello che è successo, questa vita, la chiami come vuole: apocalisse, giudizio universale o fine del mondo, comunque sia, ha fatto di questo mondo un nuovo far-west, non ci sono leggi a cui sottostare, l’anarchia e l’istinto di sopravvivenza hanno il sopravvento su ogni cosa. Per questo, ho potuto sfogare tutte le mie frustrazioni accumulate in anni ed anni, senza mai rischiare di pensare alle conseguenze delle mie azioni, e sa una cosa? …mi piace!
Oramai sono talmente abituata ad usare le armi da non so più quanto tempo, che mi sembra d’essere nata con un’arma in mano; far fuori questi animali rabbiosi senz’anima mi gasa, è diventato naturale come respirare, ne sento quasi il bisogno. Andare contro il pericolo, non immagina che scarica d’adrenalina mi sale ogni volta che m’imbatto in uno di quegli esseri putrescenti.
Più del sesso!
Già, il sesso, chi sa più cosa sia.
Ho anche ammazzato le persone a me care, sa cosa si prova ad ammazzare chi si ama? No, non lo può sapere come ci si sente, è qualcosa che ti devasta dentro, ti gira e rigira le viscere finché non vomiti l’anima, ma poi il tempo guarisce ogni ferita, passa tutto e ci si fa l’abitudine a tutto questo schifo.
La famiglia, cazzo, ho ammazzato il mio fratellino che tentava di mordermi.
Ho sparato in testa al mio ragazzo e a sua sorella. Ok che era una stronza, ma a letto… oh, come ci sapeva fare, più del fratello.
Mi risparmi i suoi mugolii isterici cazzo, siamo nel 2015, i morti camminano e si indigna perché tradivo il mio fidanzato con sua sorella? Non sono un angelo, vede per caso delle ali e l’aureola in testa? No!
Ho una cazzo di calibro 22 in mano e sono venuta per darle l’assoluzione.
Ricordo ancora bene di quando ero solo una bambina e delle sue molestie.
Se ora sono come sono, forse è anche colpa sua, o merito suo, non so, dipende dai punti di vista.
Quindi non so se ringraziarla o maledirla per ciò che sono diventata, ma posso impedire che faccia del male a qualcun altro.
Ora… il fatto che sia diventato uno zombie, è solo metà del suo cammino verso l’inferno.
Inizi a pregare.
Si ricordi che non l’assolvo dai suoi peccati, solo dalla permanenza su questa terra.
Vada in pace… Amen!
BANG!
Gio Delvò