recensioni letterarie

 

 

Diciamo la verità, il difetto principale della maggior parte dei romanzi a tema zombie è l’originalità. Si, a volte gli zombie sono lenti ed a volte veloci, a volte l’origine del contagio è spiegata, altre no, a volte l’azione si svolge all’inizio dell’apocalisse, altre dopo giorni, mesi, anni. Possono variare l’ambientazione, il numero dei protagonisti, il registro… ma alla fine la storia è quasi sempre – necessariamente – quella della lotta tra i sopravvissuti e la morte. E come potrebbe essere altrimenti?

 

 

lele

 

 

Lele contro Zombie, scritto da Gianni Papa e pubblicato da Libro/mania, collana di ebook nata dalla collaborazione tra Newton & Compton e De Agostini, è un romanzo di zombie originale. Ma originale davvero, tanto che probabilmente un lettore abituato solo all’horror potrebbe trovarlo… noioso? Straniante? Strano! E’ un romanzo surreale, cinico, a tratti divertente ed a tratti angosciante. Un romanzo riuscito solo in parte, sicuramente non perfetto ma altrettanto sicuramente interessante.

La storia si svolge prevalentemente nel sud dell’Italia, tra Caserta, Cava dei Tirreni e Scauri, luoghi che l’autore evidentemente conosce bene ma che riesce allo stesso tempo a rendere irriconoscibili, deformi. In essi si muove un padre, Giorgio, che si muove inconsapevolmente in un paesaggio sempre più apocalittico. Lele, suo figlio, ha quattro anni ed è sempre attaccato al suo videogioco preferito, Plants vs. Zombie. Intorno a loro una famiglia a dir poco inquietante, molto squallore e tanta morte, morte ovunque. In spiaggia, in libreria, a teatro… persino a passeggio per il centro cittadino!

Il romanzo parte in maniera piuttosto lenta ed anche in seguito l’orrore emerge più dalle atmosfere e dal contesto che dalle azioni narrate. Fin quasi alla fine gli occhi del protagonista appaiono sempre innocenti, alieni, e gli zombie contro cui il piccolo Lele ama combattere sembrano in grado di nascondersi ovunque… probabilmente dentro ognuno di noi.

Non ci avete capito nulla? Svelare qualcosa di più della trama di un romanzo come questo sarebbe un delitto, provatelo (magari leggendo i primi capitoli disponibili gratuitamente QUI e chissà, probabilmente chiuderete il file per non aprirlo mai più, ma l’umorismo surreale e demodé di Papa potrebbe riuscire ad affascinarvi… come ha affascinato me.

 

 

Michele “leggo cose” Borgogni


 

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