Cosa accomuna zombie e spogliarelliste? Francamente è difficile dare una risposta a questa domanda, ma qualcosa ci deve essere per forza. Altrimenti non si spiega perché tanti film mettano insieme entrambe le categorie: Zombie vs. Strippers, Big Tits Zombie, Zombies Zombies Zombies e adesso anche questo Stripperland. L’unica risposta che sono riuscito a darmi finora è che agli appassionati di zombie piacciono le tette. O al limite che agli appassionati di tette piacciano gli zombie. Insomma, boh. Io, da bravo appassionato di tette e zombie, mi sono guardato tutto contento Stripperland, con le aspettative che può meritarsi la parodia di una parodia.
Stripperland è infatti la parodia di Zombieland, che a sua volta era la parodia (riuscitissima!) di circa ottocento zombie movies. Anzi, più che una parodia è una completa ricalcatura; il regista e sceneggiatore Sean Skelding ha cambiato solo un piccolissimo dettaglio: se in Zombieland i morti viventi avevano invaso il paese, in Stripperland sono solamente le donne ad essere state contagiate dal terribile virus che le ha mutate in… spogliarelliste zombie (o quasi: per distruggerle infatti bastano colpi al corpo, non per forza sulla testa)! Il panorama complessivo comunque non cambia, l’umanità è decimata, i pochi sopravvissuti girovagano in cerca di provviste (non esattamente Twinkies, ma quasi) e tra loro un giovanotto che faticherebbe a rimanere in vita se non fosse per il suo libro di regole, che contiene perle quali “mai mangiare in uno strip club” o “non importa quanti soldi hai, niente sesso nel privé”. Al giovane si uniscono prima un cowboy spaccaculi e in seguito due giovani e belle ragazze… vi ricorda qualcosa ?
Il cast di Stripperland è composto al 99% di sconosciuti, ma come in Zombieland anche qui ci sono numerose guest star. Non Bill Murray, ovviamente, anche se al suo posto c’è una fantomatica stella dei film d’azione anni 80… in compenso c’è Daniel Baldwin, che dimostra al gruppo che (regola #nonricordoilnumero) le spogliarelliste adorano l’hip hop! Infatti, troppo impegnate a ballare, non attaccano Baldwin in versione rapper finché lui continua a fare freestyle.
Se dobbiamo riconoscere un merito a Sean Skelding è di aver preso un’idea ed averla portato fino alla fine esplorandola più a fondo possibile. L’idea delle spogliarelliste zombie è piuttosto semplice, ma consente al regista di ideare delle gag tutto sommato divertenti. I suoi morti viventi, ad esempio, non sono lenti in quanto goffi e scoordinati, ma perché correre coi tacchi è impossibile, e le spogliarelliste non possono fare a meno dei tacchi! Uno dei momenti più divertenti del film si ha poi con l’incontro di uno scienziato pazzo ossessionato dai lavori domestici, che vuole usare le zombie per riportare i rapporti tra i generi agli anni 50 e rimettere le donne al loro posto.
Stripperland è sostanzialmente poco più che un film amatoriale, ma ha il raro merito di non annoiare e di risultare sempre simpatico. La parte tecnica (l’audio in particolare) è piuttosto misera, il trucco decisamente casalingo, le spogliarelliste zombie dopo un po’ iniziano a ripetersi… però alla fine mi sono divertito a guardarlo. Gli attori, benché sconosciuti, sono molto meno cani che nella media delle produzioni del genere, le guest star (Lloyd Kaufman, Boyd Banks, Linnea Quigley oltre al già citato Baldwin) sono gradite, le gag come dicevo divertenti.
Il difetto fondamentale del film è probabilmente che si vedono poche tette, altrimenti mi sarebbe venuta voglia di promuoverlo. La cosa migliore è invece che mi abbia fatto scoprire, spulciando la filmografia di Lloyd Kaufman, che sta per uscire MILFS VS ZOMBIES!!! EVVIVA!!!
Michele “tette” Borgogni