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Con quale tipo di sopravvissuto vorresti aggregarti in caso di Apocalisse Zombie? Alfa, Beta o X? Se hai dubbi leggi l’articolo di Nicola Furia.


 

Vi ricordate le tre domande che propina Rick nel serial TV The Walking Dead quando deve decidere se accettare o meno un sopravvissuto nel suo gruppo?

“Quanti zombie hai ucciso? quanti uomini hai ucciso? perché?”.

Bhò… io il senso di questo test psicoattitudinale non l’ho mai capito appieno, anzi non l’ho capito per nulla. E guardando le facce stralunate dei malcapitati di turno a cui le domande vengono poste a bruciapelo, mi rincuoro di non essere solo.

A mio avviso, invece, è più importante capire che tipo di essere umano è colui il quale aspira ad essere arruolato nell’allegra comitiva ammazza-zombie. In particolare sarebbe bene capire se si tratti di un uomo (o donna) ALFA, BETA o X (“CHI” in greco antico).

Gli uomini Alfa sono quelli dotati di carisma. Tale dote o ce l’hai o non ce l’hai, non te la puoi inventare, tantomeno puoi impararla. E’ la capacità innata di esercitare una forte influenza su altre persone. E’ un dono. Rimanendo nel greco antico, deriva dalla parola “cháris”, ovvero grazia.

il concetto di maschio alfa, o maschio dominante, deriva dal mondo animale, dove ad esempio, in un branco di lupi, l’animale alfa è quello in grado di dominare su tutti gli altri maschi del gruppo.

Un leader è un uomo Alfa, ma non tutti i leader sono capi, anzi nella nostra società, dove la meritocrazia ha lo stesso valore e se ne fa lo stesso uso della carta igienica, quasi sempre i dirigenti hanno lo stesso carisma di una lumaca. Ma con l’apocalisse zombie in atto e con la conseguente abrogazione totale e immediata di ogni forma di raccomandazione, nepotismo e leccaculismo, i gruppi di sopravvissuti potranno essere guidati solo dai leader, cioè da persone carismatiche.

Rick è indubbiamente un uomo Alfa. Malgrado tutte le minchiate che spesso commette, i componenti del suo gruppo continuano a vederlo come loro condottiero.

Non è detto che gli uomini Alfa siano i migliori e saranno la salvezza del genere umano.  Hitler era un uomo Alfa e guardate che disastri ha combinato. Anche il Governatore in The Walking Dead era un uomo Alfa ma il cervello non lo aiutava. D’altronde trovarsi al comando di altri uomini durante la fine del mondo è terrificante, in un cataclisma dove la madre deve uccidere il proprio figlio infetto, poi, è inumano. Il peso delle responsabilità potrebbe far impazzire il leader e portare il suo gruppo al massacro.

Detto questo, non si può non concordare sul concetto che senza un leader non si va da nessuna parte…anzi si va dritti, dritti in bocca agli zombie. Un uomo Alfa è necessario (sperando che oltre al carisma sia anche dotato di buon senso).

L’uomo Beta, invece, comunemente viene ingiustamente disprezzato, quale sottospecie della razza umana. Invece non è così! Daryl è un uomo Beta, Michonne è una donna Beta…e, a mio avviso, sono nettamente migliori di Rick sotto tanti aspetti.

In sostanza l’uomo Beta è colui che, pur dotato di coraggio, tenacia e determinazione, non ha il dono divino del carisma. Come ogni essere pensante ha le proprie opinioni e i propri valori, ma sa adeguarsi alle scelte del capo anche quando tali scelte contrastino con i suoi principi.

Non è detto che un uomo Beta non possa comandare i survivalisti, anzi, non cadendo nei deliri di onnipotenza tipici dell’Alfa, potrebbe essere molto più equilibrato, però avrà maggiori difficoltà nel farsi seguire. Purtroppo per lui, durante un attacco zombie, l’obbedienza dovrà essere cieca e il leader indiscusso.

Nel contempo anche un Alfa, se stima il suo capo, potrebbe essere un buon “soldato” (un aforisma militare afferma che per saper comandare bisogna saper obbedire).

Se il Beta riconosce l’Alfa nel suo leader, lo segue fino alla morte, se necessario lo consiglia evitando che deragli e i due formano così un accoppiata è vincente.

Infine c’è l’uomo X… quello confuso, stravagante, quello che vuole ragionare sempre e comunque con la sua testa, trovandosi spesso in disaccordo con se stesso, non accetta ordini o imposizioni, è il polemista ad oltranza e in servizio permanente. E’ un individualista esagerato e, se potesse, se ne starebbe solo, solo a combattere gli zombie. Ma purtroppo non è possibile. Da soli si muore. Per cui, volente o nolente, è costretto ad aggregarsi.

In TWD, Morgan (quello dell’aikido) è un uomo X.

Non sto dicendo che gli uomini X siano deleteri per la società, tutt’altro! Molti pensatori e artisti che regalano al mondo opere immortali sono uomini X… ma in un’apocalisse zombie, secondo me, non c’è nulla di più pericoloso di uno come lui nel gruppo.

E’ giusto esporre le proprie idee e criticare le decisioni del leader (se c’è il tempo per farlo), ma quando l’ordine viene impartito e ci si lancia nell’azione, basta! L’ordine deve essere eseguito. L’uomo X, invece, continua a fare quello che lui ritiene giusto, anche durante la criticità. Disattende i compiti e segue i suoi ideali, mettendo così tutto il gruppo in pericolo.

Insomma, il mondo è bello perché vario e le diversità comportamentali umane permettono di analizzare le diverse problematiche della vita da diverse angolazioni… ma se il mondo non c’è più e l’unico problema dell’uomo è la sopravvivenza, allora la prospettiva cambia drasticamente e radicalmente. In un gruppo che vive quotidianamente braccato dagli zombie, l’uniformità e la coesione divengono fattori positivi, viceversa la disarmonia e la multiformità di pensiero risultano deleteri.

Per cui, cari amici X che rallegrate le mie giornate con le vostre estrosità e le vostre argute polemiche dal capello spaccato in quattro, quando i morti risorgeranno… statemi lontano!

 

Nicola Furia


 

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