Una nuova recensione letteraria di Igor Zanchelli. Questa volta : Morti due volte.
SINOSSI
Nell’arco di quarantotto ore, era diventata un’epidemia globale. Non c’era alcuna spiegazione. I morti stavano risorgendo, ritornando in vita, e stavano divorando i vivi.
Al comandante Peterson, leader dell’unità più elitaria di combattimento delle forze armate degli Stati Uniti d’America, viene assegnata un’ultima missione.
Nei suoi peggiori incubi non avrebbe mai potuto immaginare questo tipo di apocalisse, o che lui e la sua squadra stessero per diventare l’ultima speranza restante per il genere umano…
Editore: George Magnum (25 maggio 2015)
ASIN: B00YB2O0RW.
Prezzo: Gratuito €.
Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
Recensione
Gli avvenimenti del libro pullulano dei soliti elementi: soldati, virus, scienziati e gli immancabili inermi civili. Storia adrenalinica che non ha un vero inizio e neanche una fine. Probabilmente perché questo è il primo libro di una serie, e forse, magari, nei successivi si potrà avere il quadro completo della situazione.
Fin da subito è un turbinio psichedelico di sparatorie e zombie. I putridi compaiono, non si sa da dove, e danno l’assalto ai poveri vivi che cercano di difendersi alla meglio. Il nostro protagonista, membro di una segretissima squadra speciale, riceve un incarico importantissimo per la sopravvivenza umana. Come nelle migliori tradizioni militari, gli sono date solo informazioni incomplete e centellinate.
Ma come, uno deve salvare il mondo e gli viene detto che non è autorizzato a conoscere questa o quella notizia? Mah … chi li capisce i militari!
Il libro è un susseguirsi di combattimenti e azioni spettacolari in stile “Mission: Impossible”, con munizioni che non finiscono mai e una squadra di 10 persone che annienta un numero considerevole di zombie. Mi chiedo come fanno a sparare, colpendoli inesorabilmente alla testa, tutti, in un’azione di combattimento, feriti e correndo?
È vero che sono super soldati e iperaddestrati, ma qui siamo a livello fantascientifico, visto che (esperienza personale) colpire un bersaglio di circa 20 cm di diametro, più o meno la dimensione della testa umana, a 10 metri, dopo qualche minuto di corsa e qualche flessione è parecchio difficoltoso, figuriamoci in pieno combattimento. Ma può essere che io sia una schiappa.
Le scene tattiche di azione sono più o meno credibili, e quindi concediamo qualche licenza all’autore.
La traduzione, invece, è veramente pessima, e di questo ha risentito parecchio la storia.
Non mancano le “crisi esistenziali” dei personaggi, in particolar modo del comandante Peterson, che riprendono in un certo senso, le denunce romeriane al sistema. E per fortuna che gli zombie, e sono veramente tanti, si conformano alle “regole” dettate dal maestro Romero.
In attesa del secondo volume, ritengo che il libro meriti 2 stelle (una in meno per la traduzione e qualche refuso presente), ma visto che è gratis si può tranquillamente leggere, sempre per aggiungere un’altra tacca alla nostra biblioteca non-morta.
Consigliato se non si ha nulla al momento a disposizione.
Igor Zanchelli