Il nostro Michele Borgogni ha guardato la terza puntata de (Z) The Series.
Terzo episodio – Vicolo cieco
Ok, sarò sincero fin dall’inizio, questo terzo episodio di (Z) The Series proprio non mi è piaciuto. Niente da dire come al solito sul comparto tecnico, regia e fotografia sempre di ottimo livello, è proprio che posizionare a questo punto della miniserie un episodio così, in cui non vediamo neanche un minimo di azione e il tono generale della narrazione cambia sensibilmente, è una scelta a mio parere proprio sbagliata.
Durante la fuga dei protagonisti Sofia (sempre molto apprezzabile vederla correre!) si scontra con un infetto, ma questo rimane immobile a terra e non lo morde, così i ragazzi l’aiutano a rialzarsi e continuano a scappare. La scena è realizzata molto bene, sottolineata da un effetto sonoro evocativo. Poi, dopo la sigla, il gruppo decide di provare a rifugiarsi nel pub del loro amico, che non si era ancora accorto di niente… Durante una discussione con Alex Sofia si rende conto che nell’infetto contro cui ha sbattuto c’era qualcosa di diverso rispetto agli altri, forse una progressione più avanzata della malattia la cui comprensione potrebbe cambiare le loro sorti. Un messaggio del Prof Godel la convince ad uscire dal pub, sola, per raggiungerlo…
Non posso dire che i ragazzi del cast recitino male perché è evidente che siano un paio di spanne sopra quasi qualsiasi altra produzione del genere, è proprio il tono generale del dialogo ad essere a mio parere sbagliato. L’attore che interpreta Alex la butta quasi in commedia, Sofia tenta di conservare una certa serietà ma la conversazione suona storta, irreale, manca completamente il senso di urgenza e pericolo che ci sarebbe in una situazione del genere. C’è l’apocalisse e una ragazza decide di uscire sola nelle strade senza uno straccio di arma? E Alex la lascia uscire così, come niente fosse? Nell’episodio precedente hanno visto persone mangiate vive, l’epidemia contagiare loro amici, persino loro familiari, e ora si siedono così, a bere birra e a discutere di virus, senza preoccuparsi per il resto delle loro famiglie, senza cercare di capire se c’è una risposta delle forse dell’ordine in atto, senza interrogarsi su quanto questa epidemia sia estesa?
Se si voleva puntare sulla commedia forse si doveva pensarci prima, se così non trovo questo episodio sia un intermezzo fuori luogo. Spero che con il prossimo (Z) The Series torni in carreggiata e ci offra un finale all’altezza delle potenzialità che il gruppo ha dimostrato di avere.
Michele “ora guardo anche serial” Borgogni
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