In collaborazione con il sito Zombicide Adventure, la nostra Anna Liguori recensisce per noi il sesto capitolo di questa saga. Non dimenticatevi di visitare il loro sito.
Episodio 6 – La fuga
Dove eravamo rimasti? Mi è bastato leggere le prime righe di questo episodio per dimenticare gli interrogativi che mi hanno tartassato per l’intera estate. Sapevo che “quasi” tutti i nodi sarebbero venuti al pettine.
Con un po’ di timore, ammetto, ho divorato le pagine dell’ultima creazione del team di Zombicide, con l’ansia che una lunga pausa estiva potesse aver “snellito” la trama. Naturalmente questo non è accaduto, e mi ritrovo ancora e con piacere a recensire positivamente un testo perfettamente scorrevole.
“Equilibrio” è il mio leitmotiv di questo episodio come anche nei precedenti. C’è equilibrio tra sarcasmo e serietà, equilibrio tra flashback e vicende presenti, equilibrio tra Amy e il suono sibillino della sua katana. I mostri giganteschi degli episodi precedenti appaiono ancora velati dal mistero, sebbene se ne intuisca la genesi, almeno credo…
Delineati benissimo i veri mostri del nostro secolo, personificati in Linda Gilmore, amministratore delegato, arrivista e puttanone!
Non vado oltre. Solo un cenno a Doug: disturbato genio maniaco compulsivo, ma che alla fine dell’episodio è il più umano di tutti.
Anna Liguori
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