ALCUNI CONSIGLI “OPERATIVI” PER GLI ASPIRANTI SCRITTORI
di Nicola FURIA
Facendo parte della categoria degli “aspiranti scrittori” (alias emergenti, sconosciuti, sfigati, incompresi, ecc.), e sapendo che molti appartenenti alla suddetta categoria hanno la puzzetta sotto il naso, immagino che la prima domanda che vi state ponendo è: “e questo chi cacchio è per dare consigli a me?”.
Tranquilli! Non sono nessuno e non mi ritengo superiore a voi (e se anche fosse non lo ammetterei).
Sono solo uno che, come si suol dire, “c’è passato”, ha attraversato la giungla nera dell’editoria farlocca ed è sopravvissuto all’esperienza traumatizzante.
Per cui, spinto da un’incomprensibile ventata di bontà e generosità, nonché dalla sete di vendetta nei confronti delle orde di truffatori che si aggirano nei meandri bui dell’editoria, ho deciso di darvi gratuitamente qualche imbeccata.
Partiamo dall’inizio. Hai scritto il romanzo del secolo? Bravo! Ora, immagino che tu pretenda di vedere la tua opera in bella mostra nelle vetrine di tutte le librerie italiane, negli autogrill, nelle fiere dei libri, nei talk show alla Maurizio Costanzo… Eh sì, come no? Stavamo tutti ad aspettare te!
SVEGLIA! Era solo un sogno! Aripijate!
Se ti andrà bene, il tuo romanzo finirà solo ed unicamente nelle librerie on line, sotterrato da una valanga infinita di opere di altrettanti infiniti sognatori. E questo sarà il miglior risultato che tu possa ottenere. Ed è un buon risultato! Chiunque vorrà acquistare e leggere il tuo romanzo potrà ordinarlo in qualunque store. Ma per ottenere tale ambìto obiettivo è necessario che la casa editrice disponibile a pubblicare il tuo romanzo sia seria. Ma, se non sei addetto ai lavori, non è semplicissimo scoprirlo. Per tua fortuna, però, stai leggendo il vademecum del tuo amico Nick.
Prima di scoprire le tecniche di smascheramento delle case editrici truffaldine, devo un attimo silenziare quei petulanti pseudo scrittori che continuano a sognare di pubblicare la loro opera con Mondadori o Einaudi. Rassegnatevi! Sappiate che le grandi case editrici non li ricevono proprio i manoscritti degli esordienti. È quindi materialmente impossibile proporre a loro la vostra encomiabile opera (beh… a meno che non siate un amico degli amici).
Ok, torniamo a noi. Come penso saprete, dovete redigere una sinossi in cui sintetizzare la trama nella maniera più accattivante possibile. Considerate che la sinossi è la prima cosa che leggono gli editori e se non è in grado di intrigarli, col cavolo che si leggono il manoscritto. Se non sapete come fare a buttare giù una sinossi interessante… che cacchio di scrittori siete? Compilate, poi, le vostre note bio-bibliografiche e mettetevi alla ricerca delle case editrici a cui spedire il manoscritto. Non mandatelo al mondo intero, eseguite una ricerca tematica. Se avete scritto un libro horror è assurdo inviarlo ad una casa editrice che pubblica collane in modalità Harmony!
Contattate però quante più case editrici dedicate possibile… almeno una ventina. Fatto ciò, rilassatevi e attendete pazientemente. Possono passare anche sei mesi prima di una risposta. E non è detto che la risposta arrivi, pur se negativa. La stragrande maggioranza delle case editrici non conoscono l’educazione e non si degnano neanche di rispondervi “grazie, ma il manoscritto non rientra nella nostra politica editoriale” (che tradotto significa: il tuo romanzo non ci piace).
Qualcuno risponderà, statene certi, ma attenti prima di esultare invano.
Scartate subito senza pietà le case editrici che pubblicano chiedendo un contributo economico all’autore. Con un quarto di quella cifra potete stamparvelo da soli.
Scartate anche quelle che non vi chiedono soldi, ma pretendono che voi acquistiate qualche centinaia di copie. In tal modo non solo si rifanno delle spese di stampa, ma si intascano anche una buona parte del compenso.
Io personalmente scarterei anche quelle che offrono la possibilità di pubblicarlo solo in formato ebook. Su Amazon.it potreste farlo da soli a costo zero. Sarò un dinosauro… ma per me un libro deve essere cartaceo: si deve toccare, annusare, sfogliare, in sintesi un libro “in carta e ossa”.
E ora arriviamo a considerare le proposte delle case editrici che non bussano a soldi e ti promettono mari e monti. È fondamentale scoprire che tipo di DISTRIBUZIONE effettuano. Il vostro romanzo deve essere reperibile in tutti gli store on line. La casa editrice in questione lo fa veramente?
Alcune, pur scrivendolo nel contratto, non lo fanno.
Sappiate che per poter distribuire il romanzo nelle librerie virtuali, l’editore deve pagare! per ottenere il CODICE ISBN. Inoltre deve elargire anche una percentuale per ogni vendita alla libreria che lo espone. E molti hanno il braccino corto!
Cominciamo dal codice. Che cos’è ‘sto ISBN? L’ISBN (International Standard Book Number) è un codice a barre che identifica a livello internazionale, in modo univoco e duraturo, un titolo o una edizione di un determinato editore. Senza quel codice la casa editrice NON PUÒ METTERE IN VENDITA il vostro romanzo in nessuna libreria.
Attenti, però! Alcune case editrici nel contratto vi assicurano che apporranno il famoso codice. E in realtà lo fanno. Ma bisogna capire che tipo di codice è! Potrebbero, infatti, mettere un codice (che non costa nulla) che però non gli consente di distribuire il libro, ma di venderlo solo in proprio. Per cui il vostro romanzo non finirà in alcuna libreria e se qualcuno volesse acquistarlo dovrebbe richiederlo solo ed unicamente alla casa editrice che l’ha pubblicato, la quale, in tal maniera, si scappotta anche le spese per pagare la percentuale alle librerie.
Come si fa a capire se il codice ISBN che la casa editrice usa è uno di quelli funzionali per la distribuzione o è un codice farlocco? SEMPLICE!
Vai sul sito della casa editrice in questione, prendi un titolo a caso tra quelli già pubblicati e poi cercalo nelle migliori librerie on line (IBS, FELTRINELLI, AMAZON). Non c’è? Tana per il truffatore! Scartalo!
C’è? Bene, ma non basta! Controlla anche la DISPONIBILITÀ presente per quel titolo nelle suddette librerie. Se c’è scritto “NON DISPONIBILE”, vuol dire che quella casa editrice gliene ha mandate al massimo 5\6 copie. Scarta!
Se invece trovi scritto “DISPONIBILITÀ IMMEDIATA”, allora l’esame è superato!
Ovviamente anche la casa editrice che supera questi controlli non ti pubblicizzerà assolutamente il romanzo, se non nel suo sito (bello sforzo!). Per cui, preparati perché questo ingrato compito spetterà a te. Dovrai smazzarti spammandolo in ogni dove.
Utili si riveleranno le recensioni, ma anche qui l’inganno è dietro l’angolo… ma questa è un’altra storia…
Nicola Furia