Gli artigli della notte (Siamo sempre quel che siamo stati)
I colpi dei cannoni automatici degli IFV si susseguirono per tutta la notte, illuminando il cielo della vallata in cui eravamo, fino alla radura, dove per ore cercammo di bloccare l’avanzata nemica. Ormai non restava che ripristinare le fortificazioni abbattute e raccogliere i feriti e i morti… a centinaia.