Finiva l’estate
Finiva l’estate, il cielo oscurato sembrava tuonare. Almeno così credeva un amico, ed io gli risposi: “tranquillo, sono cannoni!”. Nessuno uccide l’Uomo nero. È l’ignoto, l’imprevisto, l’inatteso, quel che di spaventoso riponiamo nell’angolo più lontano della nostra esistenza. E invece “Esso” è in prossimità, vicino, vicinissimo, è dentro la nostra angoscia. L’ispettrice era un terremoto,…