Horror (Paranormale)
di Lucio Laugelli ed Enrico D’andrea
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…cos’é un cliché?
E’ uno schema di un ragionamento, o di un discorso, o di un comportamento che si ripete abitualmente.
Nel cortometraggio, il cliché in questione è un rumore sinistro che il protagonista sente provenire ogni notte dal suo salotto, sempre alla stessa ora.
Ogni esperto di film horror, a questo punto, consiglierebbe caldamente al proprietario di casa di ignorarlo, di non investigare e tantomeno di fissarsi su quello scricchiolio. Cosa vuoi che sia e che male può mai farti un rumore? Ogni casa ha i suoi cigolii che spesso si ripetono, subdolamente, come se volessero chiamarti, attirarti in una trappola… basta non farci caso.
E invece no! Il protagonista va in paranoia, decide di risalire alla fonte del suono maledetto e, come dice saggiamente il proverbio: “tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”…
Oddio, la scoperta finale dell’arcano non è propriamente una genialata, anche se le immagini del film cult “La Casa”, che scorrevano sul televisore nel salotto, erano indubbiamente profetiche. Che dire? In realtà non dispiace che il personaggio faccia una brutta fine… d’altronde è la fine giusta che merita chi legge ancora Dylan Dog!
Nicola Furia
