Racconti brevi

di Alessandro Undici


 

TIC – TAC / TIC – TAC

Sono le 23.59 e tra poco meno di un minuto sarà il mio compleanno.

Trentanni. Un traguardo importante, sono diventato un uomo.

WIKI-MP3CLOCK_01

 

Da ragazzino mi capitava spesso di immaginare come sarebbe stata la mia vita a trentanni.

Ero un inguaribile sognatore, ero una persona ambiziosa e mi immaginavo felice, a bordo della mia auto sportiva fiammante, con una splendida donna al mio fianco. Aspiravo al massimo e puntavo in alto. Conto in banca corposo e villa lussuosa.

Immaginavo così i miei trentanni, ero sicuro di potercela fare, ero convinto che un roseo futuro mi aspettasse.

 

La magia prima o poi si esaurisce, i sogni finiscono e i risvegli riservano spesso delle sorprese.

Niente torta, niente candeline, niente festeggiamenti.

La vita non sempre prende la piega che volevamo, la vita è bastarda… e il destino è beffardo.

 

Di anni ne sono passati e di cose ne sono successe.

Oggi ho perso tutto, non ho più niente.

Nulla di quello che avevo sognato si è realizzato, non ho avuto il tempo, gli imprevisti accadono, certo, ma quello che è accaduto va oltre ogni più oscura immaginazione.

Il sogno a colori si è tinto di nero, l’ambizione ha lasciato spazio alla disperazione. Qui, ora, non è più consentito sognare, il massimo che si può fare adesso è sopravvivere.

 

Sono giorni bui per l’umanità, noi sopravvissuti stiamo affrontando il capitolo più nefasto della nostra storia. Il male sta prendendo il sopravvento, il regno delle tenebre è salito dagli inferi e domina incontrastato anche la nostra Terra.

Il pianeta brulica di corpi putrefatti, senz’anima, tornati in vita dall’oltretomba, desiderosi di carne umana.

 

Non faccio altro che nascondermi, da mesi ormai. Ora sono segregato qui, solo, in questo spazio angusto e tutt’intorno ci sono loro. Sono tanti, troppi e sono famelici, lerci, instancabili… in una sola parola: Dannati. Il numero dei sopravvissuti sta diminuendo e loro giorno dopo giorno, stanno perfezionando i loro sensi, si stanno evolvendo!

 

Mi stanno dando la caccia, bramano la mia carne, avvertono l’odore del sangue caldo in circolo nelle mie vene, ascoltano il battito accelerato del mio cuore, sanno che sono qui e non andranno via, fremono per avermi.

Sono qua fuori, bussano, li sento grugnire, vogliono entrare alla mia festa e io detesto gli imbucati.

 

Eccovi, venite pure, entrate, entrate, accomodatevi!

Siete in perfetto orario. Ho io un regalo per voi.

 

TIC – TAC  /   TIC – TAC

Fatemi gli auguri luridi bastardi, BOOM!

 

 

 

Alessandro Undici


Lascia un commento