Le signorine

Le signorine   Da quando ne ho memoria, il quindici di agosto la città diventa un deserto. Se ne vanno tutti, anche i mendicanti, i disillusi, i poveracci. Io no! Io resto! A godermi il respiro della città fantasma. Il mio palazzo diventa la mia reggia personale. Mi godo il vuoto silenzio, interrotto da sparuti…

Gli occhi neri

Gli occhi neri   Come tutte le mattine, Sansone andò a svegliarlo con una ruvida leccata sulla fronte. Saranno state le otto o giù di lì, era un orologio svizzero, “lui” aveva fame. Se non si fosse buttato dal letto entro dieci minuti avrebbe iniziato ad abbaiare come un disperato e gliel’avrebbe fatta pagare mordicchiando…

Riflessioni a salve

Riflessioni a salve   Avevamo passato mesi a programmare il colpo, calcolato ogni tipo di imprevisto e analizzato ogni minimo dettaglio. Non so ben spiegare come nacque quest’idea. Io, Igor e Polæ stavamo chiacchierando davanti a un falò e tra una birra e l’altra entrammo in discorsi piuttosto profondi. Tirammo un po’ le somme della…

Il mio inferno era vermiglio

Il mio inferno era vermiglio   Era una mattina di marzo. Lo aspettavo da ore. La notte precedente non avevo chiuso occhio, ero agitata all’idea di incontrarlo, così la mattina mi recai all’appuntamento con largo anticipo… almeno avrei goduto di quell’aria primaverile che mi colse all’improvviso, dopo un lungo inverno che sembrava non dovesse mai…

Malinconie di una strega

Malinconie di una strega   Fin da piccolo, Stefano è sempre stato bizzarro. Un’intelligenza spiccata, ribelle, un vero leader. Riusciva a convincere tutti gli altri bambini a seguirlo nelle sue scorribande. Temperamento forte e gagliardo. Amava la lettura e custodiva gelosamente i suoi libri, a nessuno era concesso toccarli, li considerava preziosi. Alto, moro, sorriso…

Iridi e arcobaleni (Ivory)

Iridi e arcobaleni (Ivory)   Quella creatura era diversa da tutte le altre della sua specie. Usciva di notte, quando nessuno poteva vederla, non le piaceva essere osservata, era schiva e solitaria. Nel bosco avvolto dall’oscurità si arrampicava sugli alberi con l’agilità di un felino, saliva sui rami, sempre più in alto, voleva toccare la…

Ossimoro perfetto – prima parte

L’Ossimoro perfetto (parte prima)   Io e lui. Niente di più lontano, paradossale, niente di più sbagliato. Nulla che fosse così maledettamente perfetto. Che poi, all’inizio, non ci cagavamo neanche di striscio. Una sana, reciproca indifferenza. Aveva quello strano modo di osservarmi, si portava l’indice all’angolo della bocca, socchiudeva gli occhi e corrugava la fronte.…

Prima linea

Prima Linea   Qualcosa mi sta strappando dai miei sogni, dal mio mondo. No maledizione, no… non ancora. Apro gli occhi a fatica, istintivamente allungo la mano nella spasmodica ricerca degli occhiali. Ok, ora tutto si è fatto più nitido: le solite cose, la maledetta vita. Devo sbrigarmi, non posso permettermi di rimanere indietro o…