L’aquilone

Ero una bambolina.E a dir il vero – nonostante ormai stia invecchiando, nonostante la cipria sparsa a strati sulle mie gote, nonostante lo screpolamento delle labbra, in un viso corrugato, lacerato e arso dal tempo, che falciava come una mietitrebbiatrice, spezzava cuori come se fossi una macina, che creava amore, iniettava le vene di pulsioni…

Sogno o son desto?

Ho avuto la mia giusta dose di casi strani nel corso degli anni, ma, certamente, ce n’è uno che spicca. Era un martedì sera. La città fuori urlava di clacson e sirene contro se stessa, le luci al neon verdi e rosa dell’insegna del motel di fronte lampeggiavano sulle pareti del mio ufficio. Io avevo…

L’eco della Valkiria

Non ricordo esattamente se l’avessi già vista, probabilmente sì, di sfuggita, da qualche parte, ma quel giorno, in un’estate incandescente, notai i capelli rubini di una donna, una chioma che  stagliava e determinava un viso intriso di malinconia e possa, sicurezza e determinazione, una nuova conoscenza che, dall’aspetto attraente, sembrava una divinità guerriera nordica, forse…

L’ultimo cerchio, il mio amico Henry

Le mani del mio amico Henry, erano livide e sporche. Le sue unghie erano diventate lunghe e acuminate. L’infezione avanzava inesorabile… La bestia, lo aveva ferito profondamente su di una spalla. Il morso aveva dilaniato la carne di cui il non morto, prima che intervenissi io, si era avidamente cibato. La domanda che sbatteva, come…

L`ombra

Era il giorno di Santo Stefano. Dopo esser tornato dal centro della città nel mio piccolo paesino, dove tutti sanno tutto di tutti, decisi di trascorrere un po’ di tempo con la mia ragazza di allora. “Voglio aprire una piccola parentesi su quanto sia insensato e indiscreto l’amore adolescenziale, che sempre riconduce al sesso e…

I demiurghi

To-to-to-to-to-to-to. Un rumore assordante e inatteso mi svegliò mentre mi ristoravo a un sole che mi rivitalizzava e rallegrava in una spiaggia deserta, tra due promontori che degradano dentro il mare limpido, della mia terra bellissima. Era un elicottero militare, di quelli colorati di nero con una scritta in bianco, che già atterrisce da lontano…

Teodor

La città era avvolta nel silenzio. Nessuno per le strade, nessuno alle finestre. Sulle abitazioni, da poco, si era allungata l’ombra della sera. Nel cielo, il sole rosso regalava riflessi ed emozioni. Teodor salì sul terrazzo, chitarra stretta nel pugno chiuso. Doveva sapere, capire se era rimasto solo lui, se il Mondo in qualche modo…

L’apocastasi

– Ma tu non avevi paura?– Io? Sembrava un sogno, sembrava un incubo da cui nessuno si sarebbe svegliato. Con gli incubi avevo dimestichezza, forse l’incubo ero io, forse pure questa volta?! Quel che creavo e poi distruggevo, quel che speravo fosse perfetto, si rivelava sempre infausto, dannato, ingrato, e soprattutto inutile. Accesi la televisione…

L’irremeabile

Mi affacciai sul balcone, guardando la strada, cercando di scorgere un rumore, qualcosa che fosse vivo, a parte un uccellaccio che gracchiava nascosto sul ramo di uno dei tre pini. Ma non si udiva niente. Non era una semplice influenza, non era un virus, probabilmente era un’arma batteriologica creata dalla Natura per sbarazzarsi il prima…

Dungeon

Ricordo perfettamente come è cominciata, tanti anni fa. Quando ero bambino il macabro era solo un gioco, inquieto ed affascinante, come quando guardi un film temendo di provare paura ma, in fondo, sperando di sentire scorrere il brivido e poi sconfiggerlo rifugiandosi sotto le coperte. Non sono però stato un ragazzino ombroso, o solitario, tutt’altro.…